Sala Journalism & Publishing

L’AI sta rivoluzionando il mondo dei media e del publishing. In questa sala, dibattiti su automazione, creazione di contenuti, fact-checking e sfide etiche per garantire un’informazione sempre più innovativa e affidabile.
*Il programma è in via di definizione e potrebbe subire variazioni

Journalism & Publishing

Hosting della sala

Teresa Potenza
Teresa Potenza
Giornalista e consulente
www.teresapotenza.com
27 feb 12:20 - 13:00
40 min
In maniera ancora più accelerata della Rivoluzione Industriale o del boom di Internet negli anni ’90, l’intelligenza artificiale sta ridefinendo il modo in cui viviamo e lavoriamo, aprendo la strada a nuovi strumenti, nuove competenze e un nuovo modo di raccontare il mondo. L’AI cambierà il giornalismo ma non sostituirà i giornalisti. Chi saprà sfruttare la propria creatività, il proprio pensiero critico e la capacità di distinguersi, potrà utilizzare l’AI come alleata. Questo intervento sarà un viaggio nel futuro dell’informazione, sui tool che già possiamo utilizzare e su come possiamo guidare l’evoluzione del settore.
27 feb 14:00 - 14:40
40 min
All’indomani dell’entrata in vigore dell’Artificial Intelligence Act europeo, le organizzazioni per i diritti digitali, tra cui Hermes Center, continuano a denunciare lacune significative nella tutela dei diritti umani. In particolare, tra le principali criticità spiccano le esenzioni per forze dell'ordine e autorità migratorie sul riconoscimento biometrico e la mancanza di requisiti di trasparenza. Ma non finisce qui. Anche le "smart cities", potenzialmente, potrebbero rappresentare un pericolo per i diritti umani digitali, perché integrano al loro interno tecnologie controverse e fallaci come il riconoscimento facciale e altri sistemi IA potenzialmente lesivi delle libertà individuali. L'uso crescente di queste tecnologie aumenta i rischi di discriminazione, specialmente per le comunità vulnerabili. La diffusione delle varie applicazione dell'IA ha inoltre facilitato la distribuzione dei deepfake, che prendono forma, tra gli altri, anche in ambiti come il revenge porn, amplificando le violazioni della privacy e della dignità personale e ponendo urgenti questioni etiche e legali. Insomma, per garantire un uso etico dell'intelligenza artificiale, è fondamentale un dibattito pubblico che bilanci i benefici con i rischi, proteggendo i diritti individuali e promuovendo una società giusta e inclusiva.        
27 feb 14:50 - 15:30
40 min
Due anni dopo l’arrivo di ChatGPT, nel mondo del giornalismo e dell’editoria stiamo ancora discutendo su come (e se) usare i large language model. Con l’arrivo di nuovi attori come DeepSeek, le domande si ripetono, ma le risposte restano spesso superficiali. In questo panel andremo oltre il dibattito generalista e ci concentreremo su un aspetto chiave: la personalizzazione. Vedremo come l’adattamento dei modelli AI ai processi editoriali e giornalistici possa migliorare il lavoro delle redazioni, rendendolo più efficace e mirato. Dalla gestione delle fonti alla produzione di contenuti, dalla ricerca all’analisi dei dati, esploreremo strategie concrete per integrare l’AI senza snaturare il ruolo dell’essere umano nel processo editoriale.
27 feb 15:40 - 16:00
20 min
La prospettiva dell’intelligenza artificiale generale (AGI), ovvero un’ipotetica AI superintelligente in grado di superare le capacità umane in ogni ambito, è spesso utilizzata come leva narrativa per generare hype e attrarre investimenti. In questa intervista, esploreremo come tali scenari futuristici influenzino il dibattito pubblico, la ricerca e le decisioni di business, mettendo in luce le reali sfide e opportunità legate allo sviluppo dell’AI.
27 feb 16:00 - 16:20
20 min
In dialogo con Pietro Minto esploreremo come l’intelligenza artificiale stia trasformando il fact-checking e il ruolo delle piattaforme social. Con l’introduzione del sistema “Community Notes” di Meta, supportato da algoritmi e contributi degli utenti, emergono interrogativi su trasparenza, affidabilità e disinformazione. L’intervista affronterà opportunità e rischi di questi nuovi modelli e il futuro della responsabilità editoriale.